venerdì 12 marzo 2010

IMBARBARISCE ANCHE IL DIRITTTO

Che ipocrita un Paese che sottoscrive con cerimonie pompose le convenzioni internazionali sull'infanzia, rivendica radici cristiane e poi si accanisce non solo contro gli immigrati, ma anche contro i bambini immigrati fino a piegare il clima generale e pian piano lo stesso diritto ad un livello di imbarbarimento.
Mi riferisco all'Italia che con la sentenza della Cassazione di questi giorni ha ritenuto legittimo espellere un immigrato anche se ha figli minori che frequentano la scuola, arretrando da sentenze precedenti più garantiste e assestandosi su livelli più degradati, visto che i ladri e i corrotti non li può giudicare.
Cresce l'indignazione internazionale e di quella parte della Chiesa non compromessa con il regime, per il comportamento dell'Italia in materia di immigrazione (vedi le dichiarazioni dell'Alto Commissario Onu per i diritti umani Pillav Unicef Italia e altri). Cresce parallelamente, di fronte alla sentenza, l'esaltazione razzista del "partito dell'amore", dei "difensori della libertà", dei difensori della "padania cristiana" e della stessa ministra Gelmini che dovrebbe essere anche mamma.
Quale solco stiamo scavando con il mondo che si affaccia ai confini della nostra cosiddetta civiltà per rivendicare il diritto di esistenza! Quale immagine di decadenza e di assenza futuro!
Spero che le future generazioni, i nuovi popoli e la stessa storia cancellino, come hanno fatto i francesi a suo tempo, gli anni del berlusconismo e del leghismo perché troppo vergognosi per figurare nel calendario. Vedi altre riflessioni su
www.promemoria.sm/riflessioni_personali.html#5