mercoledì 9 dicembre 2009

Hanno ucciso i profeti

"Hanno ucciso i profeti, l'hanno chiamata ortodossia”
(Don Angelo Casati)
Un amico conosciuto in rete mi segnala una interessante riflessione su “menzogna-schiettezza” di don Angelo di cui pubblico il punto centrale. Ma, assieme ad altre sue riflessioni, merita di essere vista per intero.
Hanno abbassato i monti, l'hanno chiamata religione.
Hanno impoverito l'orizzonte, l'hanno chiamata fede.
Hanno spento i sentimenti, l'hanno chiamata ascesi. ... leggi su www.promemoria.sm
.www.promemoria.sm/pensieri_per_pensare_sul_senso_della_vita.html

venerdì 4 dicembre 2009

Svizzera: Minareti e concetto di libertà

Che pena che un paese di grandi tradizioni libertarie come quello svizzero neghi la piena libertà di religione ai mussulmani. Siamo all'imbarbarimento della nostra civiltà. Mi ricorda n'altra carognata degli svizzeri verso altri uomini portatori di una fede osteggiata e perseguitati: gli anarchici.
Non c’entra molto, ma è la vicenda è stata uno stimolo per riascoltare la leggendaria “addio Lugano bella” www.youtube.com/watch?v=k84G4ODpBsE in una versione altrettanto leggendaria. Fatelo anche voi, almeno ci ricorderà i tempi in cui prevaleva la speranza.
Poi al peggio non c'è limite. Adesso i leghisti, spiazzati, vogliono la croce sulla bandiera del risorgimento italiano (realizzato contro e nonostante la Chiesa). Povero simbolo della nostra fede! …
Gianni Giardi

www.promemoria.sm/chiesa_e_stato_laico.html

giovedì 12 novembre 2009

Giochi della sorte San Marino. Ancora un'orgia di ipocrisia

Il nostro povero Paese ha molti problemi, ma il problema più grosso, come del resto per l'Italia, resta la mancanza di trasparenza, progettualità e lungimiranza della sua classe politica.
Sul problema della casa da gioco, del gioco d'azzardo e dei giochi della sorte (sembra la disputa sulle droghe leggere. pesanti, alcolismo), ci troviamo di fronte, come scrivevo già alcuni anni fa, ad un'orgia di ipocrisia.
Nel 2007 molti cittadini si erano resi conto che avanzava strisciante e senza deliberazioni specifiche il gioco d'azzardo legalizzato in territorio per far soldi per lo Stato e soprattutto per i soliti furbi. La preoccupazione di questi cittadini era soprattutto dettata dalla ripugnanza di una scelta che "porterà il Paese a dipendere da soldi sporchi di sofferenza e corruzione, in mano a poteri incontrollabili: ..... (leggi nel sito www.promemoria.sm/dallinterno_di_san_marino.html Parte del materiale sul dibattito circa i giochi della sorte a San Marino e anche archivio sito www.libertas.sm/Articoli/Giochi_San_Marino/GSM_0.htm)

venerdì 6 novembre 2009

Sarà meglio che ci occupiamo dei crocefissi di carne

Una corte di giustizia addirittura sovrannazionale, non i “soliti estremisti” di sinistra, i radicali o i mussulmani, hanno chiesto all’Italia di non tenere i crocefissi nei luoghi frequentati obbligatoriamente dai non credenti, particolarmente nelle scuole. Mi sembra una sentenza obbligata in termini di diritto.
Non sento la mia fede in pericolo per questo, assolutamente, però vedo molta gente in difficoltà e sofferenza, molti anche in buona fede. Questi li capisco, con una Chiesa che sta coltivando una religione come cultura e non come fede, che predica più ideologia che Vangelo, può succedere. E così in pochi si rendono conto che il Signore sta, si immedesima, lo diceva il Vangelo letto in questi giorni, nei poveri e negli immigrati maltrattati ecc. e non nei crocefissi di legno. Allora sarà meglio occuparci di quei crocifissi di carne, figli più amati da Dio, che i difensori dei crocifissi di legno stanno affogando nel mare e vorrebbero far mitragliare dalla marina militare.
Sta passando una religione senza fede (basta leggere alcuni grezzi commenti sul web o le posizioni di Pera, Ferrara, ecc., ma anche di qualche alto gerarca della Chiesa). Io e tanti, siamo per una fede senza religione (vedere www.promemoria.sm/fede_consapevole_e_coscienza_libera.html#13 …) perché la religione ha solo provocato guai e tragedie, mentre la fede ha fatto solo del bene.
Resistete credenti adulti e consapevoli, resistiamo, teniamo duro, passerà anche questo momento nero per la Chiesa e le speranze suscitate ai miei tempi dal Concilio potranno anche rifiorire.

venerdì 30 ottobre 2009

Mons. Betori/don Santoro: carità l'è morta

Sulla vicenda di cui al titolo ho scritto il messaggio che segue alla Diocesi di Firenze. Tutta la mia solidarietà alla Comunità delle Piagge (Mi ricorda tanto la vicenda dell'Isolotto e Don Mazzi e anche la vicenda di Don Milani).

Mi creda, caro vescovo, sono un credente, un praticante e, con mia moglie, ho impegnato la vita e la famiglia nella solidarietà e nella condivisione attingendo da quello che mi hanno suscitato le scritture i profeti della carità cristiana di oggi (in particolare Don Oreste Benzi) e della società civile.
Nella vicenda delle Piagge e della rimozione del parroco, don Alessandro Santoro, vedo, però, solo burocrazia, regole farisaiche, una buona dose di ideologia e pregiudiziali omofobe che ritrovo con orrore (ne parlo da qualche tempo sul mio piccolo sito)* in gran parte della chiesa gerarchica. Nessun segno della fratellanza cristiana, della legge dell’amore, l’unica che è venuta a predicare Cristo in contrapposizione alla “legge” farisaica.
Fa il paio con la vicenda del rifiuto di una legge di tutela degli omosessuali votata da chi si presenta in politica come cristiano e con l'opposizione del Vaticano ad una raccomandazione dell'ONU proposta dalla Francia contro la persecuzione degli omosessuali.
Se la vedrà con la sua coscienza, ma è certo che il mondo non potrà vedere Gesù in questi atteggiamenti

domenica 4 ottobre 2009

Caritas in veritate: una Enciclica nel ricordo della Populorum Progressio


(ma ci vuole altro per ridare speranza)
La nuova Enciclica del Papa Benedetto XVI richiama il 40° della "Populorum progressio". Quell'Enciclica dal grande orizzonte profetico ha fatto sognare la mia generazione e sperare popoli interi in una prospettiva nuova per l'umanità. Era la prima grande Enciclica che portava al mondo un messaggio stilato alla luce della prassi indicata dal Concilio: essere dentro la storia (non un'arcigna Chiesa di soli no), analizzare i problemi dell'uomo, farsene carico, liberare gli oppressi ed indicare i cambiamenti necessari per la pace nella giustizia. Ma il Concilio era già nel mirino di chi, dentro la Chiesa e fuori, non lo voleva e non accettava con le sue analisi e conclusioni...... (leggi)

lunedì 28 settembre 2009

San Marino: ripartenza da ground zero?

San Marino comincia a dare segni di senso di responsabilità e di volontà di mettersi in regola per riconquistare credibilità nel consesso delle nazioni. Qualcuno brontola, ma a me sembra che non fosse possibile fare di più considerate le condizioni di partenza, quasi un grond zero. Soprattutto non mi va che a brontolare siano gli stessi che hanno trascinato il Paese in questa situazione.
Uscire dalla lista grigia non significa certamente uscire dalla crisi che ha ben altre radici, ma almeno pian piano la parte sana della popolazione smetterà di vergognarsi del proprio Paese. In ogni caso non mi sembra sia finita: resta la meschinità un po' pidocchiosa di Tremonti che imperversa sugli italiani (ma loro l'hanno votato - gli sta solo bene) e che se l'è presa con noi ben oltre il pudore e il ruolo istituzionale. I politici non sono eterni e supereremo anche Tremonti.
Adesso servono politiche intelligenti .... (leggi)

martedì 22 settembre 2009

Morte e retorica


"La guerra è sempre la stessa e ognuno la perderà
e a ogni soldato che muore si perde un po' di umanità"
E. Bennato

Siamo stati investiti, affogati, di retorica sulla morte. Le povere vittime militari e civili di Kabul sono state sfruttate anche dopo la morte per passerelle di immagine dei potenti e falsificazioni della realtà (e tra pochi giorni saranno dimenticate in attesa delle prossime vittime). In queste occasioni la vittima più importante è la verità che è sempre nei versi di Bennato "A cosa serve la guerra diciamo la verità serve soltanto a vincer la gara dell'inutilità ".
Chi non era indignato per le condizioni umane, soprattutto delle donne in Afganistan o per i massacri brutali in Bosnia? Ma L'errore … (leggi su www.promemoria.sm/pensieri_per_pensare_sul_senso_della_vita.html

domenica 20 settembre 2009

Non una biografia

Il sito a cui questo blog è collegato, http://www.promemoria.sm/ , contiene non una biografia, ma un tentativo di rileggere la storia e il mio credere come li ho visti e vissuti dal basso e non come l'hanno scritta e la scrivono i protagonisti ... siano essi nei dei palazzi del potere o nei palazzi curiali.
La preoccupazione che possa sembrare protagonismo (sono sempre stato restio a parlare di me) mi è stata fugata da alcuni interventi di amici (più o meno coetanei) che si sentono (mi dicono) motivati da questo sito a riflettere su aspetti della vita che si è tentati di rimuovere.
Sono ai primi capitoli. Se pensate di seguirmi armatevi di pazienza ... In ogni caso, visto che il sito viene visitato da poersone che non mi conoscono, anticipo un riassunto per titoli di questa storia.

sabato 19 settembre 2009

Testimoni di trasformazioni epocali (articolo pubblicato su LA TRIBUNA nel mese di giugno)



Permettetemi alcune considerazioni e riflessioni legate ad una situazione molto personale: in questi giorni ho compiuto 70 anni (sono nato la notte delle streghe, vi pareva?). Capirete che è grande la tentazione di fare bilanci e di rileggere trasversalmente una così notevole fetta di storia in cui, ho la certezza, la mia generazione e stata testimone di trasformazioni epocali. Testimoni e protagonisti della caduta di un mondo che resisteva da secoli e la creazione di un mondo nuovo, tale che le nuove generazioni non riescono nemmeno ad immaginare il passato, determinando una rottura netta ed una realtà senza radici.
Come può la generazione attuale immaginare una vita senza servizi igienici in casa, senza acqua corrente, luce elettrica, riscaldamento, frigorifero, automobile, telefono, TV, computer, social network…. ? Una vita senza diritto alla sanità per cui una malattia in casa voleva dire indebitamento e disperazione, senza diritto alla pensione, nella discriminazione netta per classi sociali, ecc.?
La generazione precedente la nostra ha lottato per la sopravvivenza in una società disumana e nel disordine del dopoguerra: (leggi)

Cominciamo così

Ho maturato la convinzione che il problema più grosso del camminare verso la fine della vita non sia il morire (o la perdita della lucidità e della consapevolezza), quanto la cancellazione della memoria, del vissuto, delle emozioni, dei sentimenti che sono stati te stesso ben più del corpo, dell'immagine, del fatto e del non fatto.
Per questo motivo ho creato artigianalmente un piccolo sito http://www.promemoria.sm/ e sto attivando questo Blog.
Sto depositando nel sito riflessioni e pensieri sul mio vissuto. Sarà a disposizione di chi lo vorrà, senza particolare ansia se saranno molti o pochi. Sapere che è a disposizione dà la sensazione di morire di meno. Con il Blog (che mi è stato suggerito da alcuni visitatori del sito) conto che chi voglia interloquire e confrontarsi con queste riflessioni lo faccia senza riserve.