giovedì 13 gennaio 2011

persecuzioni e altro

In questo momento di lutto e di orrore per gli attentati ai cristiani è giusto l’accorato appello del Papa per la libertà religiosa. Però bisogna anche ricordare alcune cose:
• l’Iraq era uno dei pochi paesi arabi in cui i cristiani vivevano relativamente liberi e protetti. Il Papa e altri avevano SUPPLICATO DI NON FARE QUESTA GUERRA soprattutto per la lacerazione con l’islam. Cielle e gli amici politici che si dicono difensori dei valori cristiani erano con gli USA Noi piangiamo questi martiri e loro piangono le decine di migliaia di civili “ammazzati dai cristiani” secondo loro, non dagli americani. L’Iraq diventerà un altro Iran per l’ottusità degli occidentali facendo perdere spazio ai moderati ed ai tolleranti di tutto quel mondo. Eppure alcuni, anche Vescovi, criminalizzano l’intero mondo islamico e fomentano il razzismo;
• invocare la libertà religiosa per la Chiesa dovrebbe voler dire prioritariamente la sconfessione di precedenti norme dei Papi. Una a caso: “….. I Cattolici non possono sostenere che la libertà di coscienza e di culto è un diritto proprio di ogni uomo; erroneo sostenere che deve esistere la libertà religiosa e di stampa, ed erroneo sostenere il rispetto per le altre religioni cristiane …”. (“Pio IX Sillabo o Catalogo dei principali errori del nostro tempo”) qualcuno briga ancora per santificarlo e fa riunioni periodiche per celebrarlo);
• libertà religiosa è anche concedere il diritto di costruire luoghi di culto a tutti anche moschee in Italia;
• E’ strumentale utilizzare le persecuzioni per sostenere il diritto al finanziamento delle scuole private. Almeno in Italia per me è sbagliato, per una lunga serie di motivi, non mandare i figli alla scuola di tutti. Se una famiglia vuole sbagliare a danno principalmente dei propri figli, almeno non chieda soldi allo Stato a danno della scuola pubblica (come del resto direbbe la Costituzione). Con la libertà religiosa comunque non c’entra.