venerdì 19 aprile 2013

Segni di speranza?

Non so voi, ma io ho visto balenare qualche segno di speranza (per ora fuori dai nostri confini) in alcuni eventi che mi stanno molto a cuore. L’abbandono di benedetto XVI, rassegnato di fronte all’impossibilità di tenere testa ad una curia romana dedita ad intrighi feroci (aveva subito di tutto fino allo spionaggio nella sua vita privata), si è trasformato in gesto coraggioso e provocatorio che ha scosso la Chiesa dal rischio di scivolamento su posizioni isolate dal mondo tipiche delle sette (il giudizio è del teologo Kung, non solo mio). Per la successione le speranze erano poche: si profilavano coalizioni in difesa dell’apparato curiale e la possibilità di avere un papa ciellino. Sarebbe stata una disdetta per la Chiesa, ma un po’ di consapevolezza dei porporati (che per la verità sono una istituzione agli antipodi dell’idea evangelica di autorità) e forse un po’ di ispirazione, hanno fatto spazio ad un Papa, anzi “Vescovo di Roma”, Francesco I, che stato capace, dai primi giorni del suo mandato, di dimostrare, con lo Stesso nome, con le parole (discorsi sulla povertà e sulla Chiesa che se li avessi fati io sarei passato per estremista), con il comportamento e con i gesti, che quel ruolo si può esercitare in modo che il solo auspicarlo veniva considerato sacrilego (ricordate cosa dicevano di chi, per es., criticava il troppo oro addosso al Papa?). Che distanza da un vescovo che difende il pregiudicato Berlusconi invece delle minorenni costrette a prostituirsi, che sostiene un imprenditore accusato di gravissimi reati, che difende i ciellini lombardi inquisiti per corruzione e altri reati e che dichiarava: “la mia stima va agli uomini della Dc” (parole sue). Per averlo contestato mi ha chiesto un incontro per farmi misteriose minacce e per insultarmi su “il Montefeltro” attraverso il vicario Ciccioni, il quale dopo il chiarimento si e' rifiutato di pubblicare correttamente il mio punto di vista (di questo sono certo che Ciccioni risponderà se c' e' una giustizia). Giovanni Giardi

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